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Tbilisi | |
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Abitanti | 1132000 |
Tbilisi (/ti'blizi/, /'ti-/, /'tbi-/, /-si/, in georgiano: თბილისი?) è la capitale e la maggiore città della Georgia, già capitale della RSS Georgiana e della RSSF Transcaucasica, posta sulle rive del fiume Kura. Il nome è talvolta scritto nelle forme Tiflis, Tiblisi, Tblisi o anche Tbilissi. La città copre un'area di 726 km² e ha 1 171 100 abitanti.
Tbilisi fu fondata nel V secolo d.C. da Vakhtang I di Iberia e da allora è stata la capitale di vari regni e repubbliche georgiane. Tra il 1801 e il 1917, allora parte dell'Impero russo, Tiflis era la sede del vicereame imperiale, che governava sia il Caucaso meridionale che quello settentrionale.
A causa della sua posizione al crocevia tra Europa e Asia e della sua vicinanza alla redditizia Via della Seta, nel corso della storia Tbilisi è stata un punto di contesa tra varie potenze globali.
Pristina | |
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Abitanti | 145149 |
Pristina (in albanese: Prishtina o Prishtinë; in serbo: Приштина?, traslitterato Priština) è la capitale e la città più grande del Kosovo, con 211.129 abitanti. La popolazione dell'area metropolitana, agglomerato urbano e suburbano metropolitano, è calcolata in 465.186 persone.
La città si trova su una pianura nella parte nord-orientale del Kosovo, nelle vicinanze della catena montuosa di Gollaku.
L'area di Pristina, con già una presenza umana durante il Paleolitico, in epoca classica fu la patria dagli Illiri. Re Bardhyli riunì varie tribù proto-albanesi nell'area di Pristina nel IV secolo a.C., stabilendo il regno di Dardania. L'eredità dell'età classica è ancora evidente nel comune, rappresentata dall'antica Ulpiana, considerata uno dei più importanti insediamenti illirico-romani della penisola balcanica. Tra il V e il IX secolo il territorio divenne parte dell'Impero bizantino. Dalla metà del IX secolo e nuovamente dalla fine dell'XI al XIII secolo il territorio fu occupato dagli slavi del Regno di Bulgaria. In seguito, nel XIV secolo cadde nuovamente sotto dominio politico slavo del Regno di Serbia.
Nel tardo Medioevo, in seguito alla conquista ottomana dei Balcani, Pristina divenne un importante centro minerario e commerciale, grazie alla sua posizione strategica, vicino alla ricca città mineraria di Artana.