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Lviv vs. Isfahan -
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Lviv
Isfahan

Lviv vs Isfahan

Lviv
Isfahan
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Lviv

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Paese

Capitale
Abitanti 728350

Informazioni

Leopoli (in ucraino: Львів?, traslitterato: L'viv, ; in polacco Lwów ; in russo: Львов?, traslitterato: L'vov; in tedesco Lemberg; in yiddish לעמבערג, traslitterato Lemberg; in latino Leopolis, "la città del leone") è una città di 729.842 abitanti dell'Ucraina occidentale, capoluogo dell'oblast' omonimo e uno dei maggiori centri culturali dell'Ucraina. Ogni giorno alla popolazione locale si aggiungono circa 200.



000 pendolari. Nella città si trovano varie industrie, due istituzioni per l'educazione superiore, l'Università di Leopoli e il Politecnico di Leopoli (in precedenza Università Tecnica di Leopoli). Leopoli è inoltre sede di un'orchestra filarmonica e del Teatro d'Opera e di Balletto di Leopoli. A partire dal 1998 il suo centro storico è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Source: Wikipedia
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Isfahan

Regione

Paese

Capitale
Abitanti 1808968

Informazioni

Isfahān (o Eṣfahān o Ispahān, persiano: اِصفَهان , اِسپَهان‎‎) è una città nell'Iran centrale con 1.600.000 abitanti (stima 2007) sul fiume Zayandeh, 400 chilometri dal Golfo Persico a un'altezza di 1590 metri sopra il livello del mare, nelle montagne dello Zagros. È la capitale della provincia di Esfahan con 4.600.000 abitanti (stima 2006) e con una superficie di 107.027 km². Lo hinterland economico di Esfahān è la zona circostante in cui sono prodotti cotone, grano e tabacco. Le industrie tradizionali della città includono quella tessile - cotone, seta e lane, broccato e moquette - ma anche quella alimentare e metallurgica. Le industrie moderne, a parte la siderurgia, sono quelle legate alla raffinazione del petrolio.



Esfahān è ben nota per le bellezze architettoniche e per i suoi giardini pubblici. Gran parte di questo patrimonio, che fa dire a un adagio persiano che "Esfahān è metà del mondo" (Esfahān nesf-e jahān), cui qualcuno ha aggiunto la frase "e ora si trova in rovina" , riferendosi ai danni bellici della guerra scatenata contro l'Iran dall'Iraq di Saddam Hussein. Su tali guasti sono state peraltro condotte missioni di restauro e di conservazione, tra cui quella italiana dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO), guidata dall'architetto Eugenio Galdieri.

Source: Wikipedia

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