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Esquel vs. Ares -
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Esquel
Ares

Esquel vs Ares

Esquel
Ares
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Esquel

Regione

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Abitanti 32234

Informazioni

Esquel è una cittadina dell'Argentina situata nella parte nord-occidentale della provincia del Provincia di Chubut, in Patagonia. È il capoluogo del dipartimento Futaleufú. Il nome della città deriva da un termine chonk o tzonek che significa "spina" e si riferisce alle che significa cardo o cardaia nome dato per le caratteristiche della flora locale, composta per coirón, neneo, calafato ed altri arbusti spinosi, sebbene nell'ambiente predominano i foraggi verdi e teneri come il parco di Fagaceae ed i boschi freddi ed umidi nei quali predominano le conifere e caducifolie della selva fredda valdiviense. La fondazione della città risale all'arrivo di immigrati gallesi nel Chubut, nel 1865. L'insediamento fu creato il 25 febbraio del 1906, come espansione della Colonia 16 de Octubre, nota attualmente come Trevelin. La città, centro principale della zona, è situata sulle rive del torrente Esquel ed è circondata dai monti La Zeta, La Cruz, Cerro 21 e La Hoya.



Quest'ultima è una nota stazione sciistica, con neve di buona qualità fino a primavera inoltrata. Il Parco Nazionale Los Alerces si trova 40 km a sud-ovest della città. Un'altra importante attrazione turistica è il treno a scartamento ridotto (75 cm fra una rotaia e l'altra), chiamato dai locali La Trochita, e in inglese "The Old Patagonian Express", dall'omonimo libro di Paul Theroux. Si tratta dell'unico treno a scartamento ridotto ancora in funzione su lunghe distanze e la ferrovia più meridionale del mondo. Fino al 1993, il treno raggiungeva Ingeniero Jacobacci, nella provincia di Río Negro, da cui partivano altri treni per Viedma, e da lì per Buenos Aires: tale sistema costituiva la ferrovia General Roca.

Source: Wikipedia
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Ares

RegioneGalicia

Paese

Spain
Capitale
Abitanti 5705

Informazioni

Ares (in greco antico: Ἄρης, Árēs) nella religione greca è il figlio di Zeus ed Era. Viene molto spesso identificato tra i dodici Olimpi come il dio della guerra in senso generale, ma si tratta di un'imprecisione: in realtà Ares è il dio solo degli aspetti più violenti della guerra e della lotta intesa come sete di sangue. Per i Greci, Ares era un dio del quale diffidare sempre. Il suo luogo di nascita e la sua vera residenza si trovavano in Tracia, ai limiti estremi della Grecia, paese abitato da genti barbare e bellicose; e proprio in Tracia Ares decise di ritirarsi dopo che venne scoperto con Afrodite. Anche Atena è la dea della guerra ma il suo campo di azione è quello delle strategie di combattimento e dell'astuzia applicata alle battaglie, mentre Ares si diverte e si esalta per gli scoppi di furia e violenza, più graditi da Ares se improvvisi e subdoli, che in guerra si manifestano, delle atrocità connesse o no alla guerra (risse, barbarie, razzie…), non a caso Eris è sua sorella, gregaria e anche, in alcuni testi, una delle sue amanti. Fra i suoi animali sacri c'erano il cane, il cinghiale e l'avvoltoio. La parola "Ares" fino all'epoca classica fu usata anche come aggettivo, intendendosi come infuriato o bellicoso, ad esempio si ricordano le forme Zeus Areios, Athena Areia, o anche Aphrodite Areia.



Alcune iscrizioni risalenti all'epoca Micenea riportano Enyalios, un nome che è sopravvissuto fino all'epoca classica come epiteto di Ares. Pur essendo protagonista nelle vicende belliche, raramente Ares risultava vincitore. Era più frequente, invece, che si ritirasse dalla contesa, come quando combatté a fianco di Ettore contro Diomede, o nella mischia degli Dei sotto le mura di Troia: in entrambi i casi si rifugiò sull'Olimpo perché messo in seria difficoltà, direttamente o indirettamente, da Atena. Altre volte la sua furia brutale si trovò contrapposta e vanificata da eroi o semidei, per esempio dalla lucida astuzia e dalla forza di Eracle, come nell'episodio dello scontro dell'eroe con suo figlio Cicno. I Romani identificarono Ares con il dio Marte, che era un'antica divinità degli indoeuropei, la cui figura aveva però assunto in territorio italico caratteri diversi, essendo in origine una divinità "rurale" pacifica e benefica già all'epoca venerato di più rispetto ad Ares. Fu anche assunto dagli Etruschi col nome di Maris.

Source: Wikipedia

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