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Davao vs. Medina -
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Davao
Medina

Davao vs Medina

Davao
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Davao

RegioneDavao

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Philippines
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Abitanti 1632991

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Davao (o Davao City, nome completo e ufficiale: Lungsod ng Dabaw) è una della città più importanti delle Filippine e la capitale de facto dell'isola di Mindanao. La città, pur essendo amministrativamente indipendente, è geograficamente ubicata nella Provincia di Davao del Sur, nella regione di Davao. È anche la città più grande dello stato in termini di superficie e una delle più estese del mondo, occupando più di 2.400 km². Il suo aeroporto internazionale e il suo porto movimentano un grandissimo quantitativo di merci. Come tutte le maggiori città delle Filippine, Davao è autonoma da qualsiasi provincia benché abitualmente si trova raggruppata con il Davao del Sur per motivi statistici. La città è anche il capoluogo della Regione Davao (Regione XI).



Davao ha una popolazione di 1,3 milioni di abitanti, che raggiunge i due milioni durante il giorno. Negli ultimi anni, la metropoli urbana ha avuto una rapida espansione, è emersa come centro di commerci, investimenti e turismo per le Filippine del sud. La città infatti presenta allo stesso tempo spiagge molto attraenti (ed è in prossimità di siti affascinanti per le immersioni), così come luoghi di villeggiatura montani (nelle vicinanze c'è la cima più alta del Paese, il Monte Apo). Dal 1986 Davao è stata prevalentemente amministrata dal clan familiare dei Duterte, tra cui si contano il 16º e attuale Presidente filippino Rodrigo Duterte e i figli Sara e Paolo.

Source: Wikipedia
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Medina (AFI: /meˈdina/; in arabo: المدينة المنوّرة‎, al-Madīna al-munawwara, "La città illuminatissima") è una città dell'attuale regione saudita del Hijāz, nella Penisola araba. Sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi in quanto ricordata col nome di Yathrib negli Annali di epoca assira. Medina nel VII secolo d. C. si chiamava ancora Yathrib (in arabo: يثرب‎) e tale toponimo compare già nelle Cronache assire del IX secolo a.C. e come Yatrippa esso figura nelle opere geografiche romane, specialmente redatte dopo la spedizione nella penisola araba condotta all'epoca dell'imperatore Augusto dal prefetto Elio Gallo, che riuscì a penetrare (senza però poterli assoggettare) nel regno degli Homerites (Himyariti) che governavano le ambite regioni meridionali da dove giungeva il prezioso incenso. La città-oasi fu, con ogni probabilità, a lungo dominata da tribù ebraiche (secondo alcuni, ebraizzate). Entrata in contatto fecondo con il regno dei Lakhmidi di al-Hira, Yathrib mantenne una precisa vocazione agricola anche se non le mancava un fiorente artigianato incentrato sulle complesse tecniche metallurgiche di cui erano depositari proprio gli Ebrei locali, che si dedicavano con successo anche a lavori di gioielleria e alla produzione di armi e armature. Le tre tribù ebraiche (i Banū Naḍīr, i Banū Qurayẓa e i Banū Qaynuqāʿ) dovettero con l'andar del tempo cedere spazio politico all'elemento arabo che, inurbandosi, aveva lentamente modificato a proprio vantaggio gli equilibri demografici di Yathrib. Le tribù israelitiche furono perciò costrette a confederarsi con le due tribù arabe dei Banū Khazraj e dei Banū Aws, di recente immigrazione ma di crescente peso numerico.



L'eterogeneità etnica e religiosa di Yathrib si espresse in crescenti tensioni che raggiunsero l'acme nel 620 nella cosiddetta "giornata di Buʿāth" (yawm Buʿāth), uno scontro che portò alla chiamata in città, in veste di arbitro (ḥākam) della sanguinosa contesa, di Maometto, che incontrava notevoli difficoltà e crescenti ostilità coi suoi concittadini. Il trasferimento di Maometto e dei suoi fedeli a Yathrib si realizzò a partire dal 16 luglio 622, data ricordata dai musulmani come inizio dell'"Egira" e i musulmani presero in breve a chiamare Yathrib, Madīnat al-Nabī, "la città del Profeta": Medina, appunto. Qui si costituì, con un patto che coinvolse anche pagani e israeliti, la prima comunità musulmana (Umma) e qui si presero tutte le decisioni politiche più importanti fino all'epoca del quarto successore (califfo) di Maometto, il cugino e genero ʿAlī ibn Abī Tālib. Per questo Medina è considerata unanimemente la seconda città santa dell'Islam, dopo la sola La Mecca e, al pari di essa, è vietato l'ingresso a chi non è di fede islamica. Malgrado l'ostilità delle autorità saudite, Medina è ancor oggi oggetto di pie visite, con la cosiddetta ziyāra, da parte di pellegrini che vogliono rendere omaggio alla tomba del Profeta e a quella dei suoi due successori, inumati in quella che è da tempo chiamata la Moschea del Profeta. La visita avviene nel corso della ʿumra, il pellegrinaggio islamico non obbligatorio che si può compiere in tutti i mesi lunari non riservati al pellegrinaggio canonico (hajj). Nella città ha sede un'importante università islamica.

Source: Wikipedia

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